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STRANGOLAPRETI ALLA TRENTINA

  • Immagine del redattore: Elena Zito - Desperate In The Kitchen
    Elena Zito - Desperate In The Kitchen
  • 8 set 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Ho vissuto molti anni in Trentino, e insieme agli splendidi panorami ho imparato ad apprezzarne la cucina. Ricca di piatti semplici, fatti con ingredienti poveri ma nutrienti , la cucina trentina ha sicuramente tra i suoi piatti più conosciuti ed antichi, gli strangolapreti. Pare che la loro nascita risalga al Concilio di Trento, che siano derivazione dagli strozzapreti toscani, modificati secondo la tradizione. Il nome bizzarro è dovuto al fatto che i gnocchi avrebbero dovuto soffocare i preti che,trattandosi molto bene a tavola, ne mangiavano a volontà con ingordigia.


Ingredienti:


300 gr. di pane raffermo fatto a tocchetti

200 gr. spinaci o erbette o ortiche già lessati, ben strizzati e tritati

1 uovo

un poco di cipolla tritata

latte q.b.

farina bianca 2 cucchiai

noce moscata


Per il condimento:


Burro

Salvia o speck

Parmigiano Reggiano


Mettere in ammollo il pane con il latte per una notte intera. Il giorno dopo, fare saltare le verdure con una noce di burro, un poco di sale e noce moscata. Rompere il pane con le mani, in modo da disfare i tocchetti. Unire le verdure, l'uovo, la cipolla tritata fine e rosolata nell'olio ela farina. Amalgamare bene. Formare delle quenelle o dei gnocchetti, buttarli in acqua bollente salata e quando saliranno in superficie, scolarli e condirli con burro fuso aromatizzato con salvia e parmigiano reggiano , oppure con burro fuso arricchito con striscioline di speck e parmigiano reggiano.


N.B. Se siete alle prime armi, consiglio di fare la prova di cottura di un solo gnocchetto, affinchè non risultino troppo duri o troppo molli e possano essere "corretti" con pane grattugiato ( se troppo molli) o un goccio di latte se troppo duri.




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