IL MIO PANE CAFONE
- Elena Zito - Desperate In The Kitchen
- 17 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 ago 2020
Diciamocelo. non c'è niente di più buono del pane appena sfornato. Il suo profumo cosi intenso, le cui spire si impossessano dei nostri sensi, il suo sapore, che inebria il cervello e scatena la nostra fantasia....Un' inconfondibile promessa, un tripudio di sensazioni speciali che accompagneranno il nostro pranzo. E' o non è il pane, il rituale più antico legato alla tavola? Ricordo ancora qualche anno fa quando durante una gita, sono passata da Pozzuoli, e vicino alla piazza ove fece sosta il pulmann, vi era un piccolo panificio: pochissimi tipi di pane e su tutti svettava lui, il pane cafone. Ne comprai subito uno. La sua crosta croccante e ancora tiepida, la sua mollica soffice e alveolata.... si sposarono egregiamente con una mozzarella di bufala appena comprata in un caseificio fuori dal paese. Che delizia e che goduria!!! Saranno le mie origini partenopee o il ricordo di quel pane, ma dopo qualche anno di ricerca , sono riuscita a trovare una ricetta che si avvicini a quel pane! La condivido volentieri, con le mie modifiche personali.
Ingredienti:
600 gr. farina tipo 2 del Mulino Bassini
450 gr. di acqua
10 gr. di lievito di birra
1 cucchiaino e 1/2 di sale
Stemperare il lievito nell' acqua direttamente nella ciotola in cui verrà fatto l'impasto, attendere 5 minuti e poi cominciare ad aggiungere la farina. quando quasi tutta l'acqua sarà assorbita aggiungere il sale. Quando anche l'ultima acqua sarà assorbita, coprire con della pellicola l'impasto e lasciare riposare 15 - 20 minuti. Trascorso questo tempo, effettuare delle pieghe all'impasto,verso il centro della ciotola. Lasciare riposare ancora 15 minuti. Ripetere l'operazione 3 o 4 volte, quindi riporre in frigo, coperto da pellicola, a lievitare per un minimo di 6 ore, ma si può arrivare anche a 24 ore. un paio d'ore prima di cuocere il nostro pane cafone, infarinare la spianatoia, versare l'impasto, allargare bene con le dita, fare due pieghe per 2/3 volte per dare forza all'impasto e formare una palla o un bauletto. Chiudere in un canovaccio ben infarinato, riporre in un cestino di vimini o in una ciotola e attendere l'ultima lievitazione, che sarà di circa 2 ore. Trascorse le due ore, accendere il forno a 230°, senza manipolare troppo l'impasto, dare una forma allungata all'impasto, poggiarlo sulla teglia del forno ben calda, cuocere a 230° per 30 minuti e poi per altri 20 a 220°. A questo punto il pane avrà una bella crosta croccante e dorata, estrarre dal forno e lasciare raffreddare su una gratella. si conserva fino ad 8 giorni.
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