CRESCENTINE
- Elena Zito - Desperate In The Kitchen
- 1 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Un'altra delle cose che ho imparato ad amare dell'Emilia Romagna, e diciamocelo, non ho fatto nessuna fatica a farlo, sono le crescentine. Nascono nel cuore di questa terra spettacolare, nei tempi antichi, quando nelle case contadine vi era la necessità di sfamare le famiglie molto povere. Veniva cosi raccolta l'argilla, sui colli emiliani, in prossimità dei castagneti, che veniva mescolata con pietra refrattaria e acqua. Con questo impasto venivano modellati dei piccoli dischi, che venivano cotti e temperati nelle braci, sotto la cenere. Questi dischi si chiamavano " tigelle". Sulle tigelle, sopra una foglia di castagno, venivano poste le crescentine, impastate con pochi semplici ingredienti, che venivano coperte da un'altra tigella, ad ottenere una piccola torre, vicino al fuoco.Oggi cibo per eccellenza dei momenti conviviali, si consumano tradizionalmente tagliandole a metà e farcendole con un trito di lardo di maiale,aglio, rosmarino e parmigiano reggiano, oppure con lepre alla cacciatora, cinghiale, coniglio alla cacciatora. Ma non dimentichiamo le farciture con salumi, formaggi, verdure e marmellate. E perchè no? Anche con una bella farcitura di crema di nocciole per chiudere il pasto.
Ingredienti:
1 kg di farina per pane
2 cubetti di lievito di birra
2 cucchiai di sale
1/2 bicchiere di olio di semi
1 cucchiaio di zucchero
latte q.b.
Sciogliere un cubetto in acqua tiepida insieme allo zucchero. Aggiungere un poco di farina, formando una pappetta. Coprire e lasciare lievitare. Sul tavolo di lavoro mettere la farina rimasta, fare una conca e al centro aggiungere il cubetto sbriciolato, la pappetta, un bicchiere di latte in cui si sarà disciolto il sale e l'olio. Impastare ed aggiungere latte poco alla volta sino a che non si sarà ottenuto un impasto liscio ed omogeneo. Stendere la pasta, tagliare le tigelle con un bicchiere o un coppapaste, lasciare lievitare coperte, meglio se chiuse in un sacchetto di pastica per conservare l'umidità.
Cuocere nell'apposito attrezzo o in una padella girandole appena si saranno colorate. Si possono congelare sia da crude che da cotte.
Comments