CROSTATA DI FRUTTA (dalla pastiera alla crostata)
- Elena Zito - Desperate In The Kitchen
- 30 lug 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 ago 2020

MMirkophoto
La crostata è un dolce italiano molto antico ed è uno di quelli che amo di più per la sua consistenza, per le sue varianti e .... perchè è buonissima!!! E' un dolce composto da una base di pasta frolla, ricoperta di marmellata, frutta fresca, crema pasticcera in tutte le sue varianti , crema di nocciole, miele e frutta secca, ricoperta da strisce intrecciate o da un ulteriore disco di pasta frolla. Le sue origini? La tradizione popolare la fa risalire a prima dell'era cristiana. Una leggenda narra di un rito pagano in onore di una sirena, Partenope, che dimorava nel Golfo di Napoli, e ad ogni primavera sorgeva dalle acque dilettando gli abitanti del luogo con il suo soave canto. Così gli abitanti decisero di donarle le cose più preziose che avessero. Incaricarono sette donzelle della consegna dei doni, tutti chiaramente emblematici:
- la farina ( la forza e la ricchezza )
- ricotta ( il lavoro e il suo frutto )
- uova (la vita )
- grano bollito nel latte ( i due regni )
- acqua di fiori d'arancio ( ringraziamento alla natura )
- spezie ( i popoli lontani )
- zucchero ( la dolcezza del canto della sirena )
La leggenda continua con Partenope che depone i doni ai piedi degli Dei e questi la ringraziano restituendole il dolce, che lei dona agli abitanti per ringraziarli del loro buon cuore.
In realtà, la storia ci dice che la creazione del dolce è da accreditarsi ad una suora del Convento di S. Gregorio Armeno. In realtà la genitrice di questo dolce combinò gli ingredienti iniziando dalla base di una ricetta già esistente, ma diede al dolce un significato spirituale, la Resurrezione di Cristo. Per questo si ha l'usanza di prepararlo principalmente a Pasqua. Ma questo era un dolce povero e non era mai arrivato sule tavole dei Signori. Un giorno, un certo Marchese de Rubis, viaggiando sulla sua carrozza mentre si dirigeva verso Napoli, ebbe un piccolo incidente e fu costretto a chiedere ospitalità ad una famiglia di contadini. E fu qui che lo assaggiò . Ne rimase conquistato al punto tale che si fece dare la ricetta e lo introdusse alla corte borbonica. Proprio ai Borboni si riferisce l'unico vero episodio documentato riguardante questa meravigliosa creazione. Si narra che, Maria Teresa d'Austria, moglie di Ferdinando II di Borbone, soprannominata "la Regina che non sorride mai " ,dietro insistenza del marito, assaggiò una fetta di pastiera, e qui, sorrise, compiaciuta dalla scherzosa esaltazione del Re che esclamò "per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera! ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo!".
Si diffusero diverse varietà di pastiera quando divenne dono per familiari e conoscenti in occasione della Pasqua, quando tante ne donavi e tante ne ricevevi ed ognuno interpretò la pastiera, trasformandola in crostata, a modo suo.
Tratto dal blog Crostata.myblog.it
Qui la mia ricetta:
300 gr. di farina
200 gr. di zucchero
100 gr. di burro
buccia di limone gratuggiata o 1/2 bacca di vaniglia
1 uovo
1/4 di cucchiaino di lievito per dolci
Marmellata a piacere o 1/4 di crema pasticcera
Frutta fresca a piacere
Gelatina per dolci
Sulla spianatoia mettere la farina a fontana, lo zucchero, la buccia di limone , il burro e l'uovo. Con le mani cominciare ad amalgamare gli ingredienti senza manipolare troppo, magari aiutandosi con una forchetta. Aggiungere il lievito e velocemente formare una palla lisca ed omogenea. Avvolgere nella pellicola e riporre in frigo per 1 ora. Trascorso il tempo, stendere sulla spianatoia ad un' altezza di 0,5 mm, trasferirla nella teglia , bucherellarla con i rebbi di una forchetta, fare il bordo con un rotolino di pasta o con dei biscottini ritagliati con uno stampino piccolo piccolo e quindi cuocere a 180° per 45 minuti, sino a che la pasta non sarà dorata. Una volta cotta, lasciare raffreddare in teglia sino al giorno dopo. Il giorno dopo, sformare la base di frolla, spalmare con un velo di marmellata o di crema pasticcera preparata in precedenza, guarnire con frutta fresca e ,infine, spennellare con la gelatina per dolci già pronta o preparata in precedenza secondo le indicazioni del produttore. Lasciare in frigo 3 o 4 ore per fare rapprendere la gelatina e voilà!
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