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CALENDARIO DELL'AVVENTO: GIORNO 13 - ZELTEN ( PANE DOLCE NATALIZIO TRENTINO )

  • Immagine del redattore: Elena Zito - Desperate In The Kitchen
    Elena Zito - Desperate In The Kitchen
  • 13 dic 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Di origine mitteleuropeo, questo dolce è tradizionalmente preparato per S. Lucia e consumato durante le festività. Il nome deriva dal tedesco e significa " a volte " , perchè si prepara solamente in questo particolare periodo dell'anno. Viene prodotto in tutto il Trentino Alto Adige e la ricetta varia da zona a zona, da famiglia a famiglia. Anche questo dolce, ricco, ma di facile realizzazione, piò essere una golosa idea da regalare a chi ci sta a cuore.


Ingredienti:


200 gr. di farina

150 gr. di zucchero

10 gr. di lievito

100 gr. di burro morbido

3 uova

1/2 bicchiere di latte

1/2 bicchiere di grappa ( o rhum )

100 gr. di fichi secchi

200 gr. di noci

100 gr. di mandorle e nocciole

100 gr. di frutta candita mista ( anche ciliegie intere )

100 gr. di uva sultanina

1 pizzico di zenzero

1 pizzico di cannella in polvere

poche gocce di fiori d'arancio o di olio essenziale di arancio

un cic di sale


In una terrina metter l'uvetta e coprire con acqua tiepida per 30 minuti. Intanto tagliare a fettine i fichi , a pezzettini i canditi e tritare grossolanamente la frutta secca. Raccogliere tutto in una ciotola, aggiungere la cannella, lo zenzero, le gocce di fiori di arancio. Annaffiare con la grappa, mescolare bene e lasciare riposare per 10 minuti. A parte lavorare il burro con lo zucchero, a crema soffice. Incorporare le uova, uno alla volta, poi la farina, il lievito e il sale. Amalgamare bene diluire con il latte, mescolare ed unire al composto di frutta secca macerata. Riempire una tortiera imburrata, decorare con mandorle, ciliegie candite e noci. Infornare a 180 ° e cuocere per 45 minuti. Sfornare, raffreddare, sformare e... gustare!


N.B. se si volesse conservare sino a Natale, perchè fatto in dose doppia o tripla, irrorare con grappa o rhum ( a seconda di ciò che è stato utilizzato nella ricetta ) chiudere bene in carta stagnola e riporre sino alla degustazione.




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